Biorivitalizzazione

Intervista al Dottor Costa

Che cos’è la Biorivitalizzazione? Piccola panoramica iniziale.

La Biorivitalizzazione consiste nella stimolazione di alcune cellule dei tessuti, in particolare i fibroblasti, per far sì che producano nuovo acido ialuronico, nuovo collagene e nuova elastina; oltre che indurre idratazione. Sappiamo che i fibroblasti, in particolare quelli del derma (che è la parte vascolarizzata della cute) producono le sostanze che danno sostegno, turgore, consistenza alla pelle.

Parliamo di “rivitalizzazione” dei tessuti intesa come stimolazione di alcune cellule a tornare a lavorare come quando eravamo più giovani… in pratica questo tipo di trattamento è indicato in un momento della vita in cui l’invecchiamento cutaneo, dei tessuti del viso e del corpo comincia a mostrare i primi segni (comparsa di rughe, prime lassità…). Ecco che, in un determinato momento, noi possiamo interagire con questi tessuti per farli tornare ad essere più attivi, a produrre le sostanze fondamentali presenti in un organismo in salute o più giovane. 

Diciamo che, con la Biorivitalizzazione, interveniamo nel processo di consumo dell’acido ialuronico naturale: andiamo così a portare dall’esterno quello che viene a mancare, a ridursi, proprio col procedere dell’invecchiamento.

Sostanzialmente quindi si va ad intervenire sui classici segni dell’invecchiamento. In base alle caratteristiche e alla profondità delle rughe andiamo a portare questo nuovo supporto e stimolo ai tessuti… allo scopo di mantenere un processo di buon invecchiamento.

Chiaramente, tutto questo è necessariamente correlato allo stile di vita, quindi a fattori importanti quali alimentazione, attività fisica, giusto riposo etc.

Quali prodotti vengono utilizzati?

L’idea generale è quella di andare a migliorare la tonicità, la luminosità, la trama cutanea, l’idratazione tessutale. Premesso questo, è importante sottolineare che i vari trattamenti di Biorivitalizzazione si differenziano in base ai tipi di prodotti utilizzati. Quelli più efficaci (che io utilizzo generalmente) sono a base di acidi ialuronici con differenti pesi molecolari e differenti concentrazioni, con azioni che vanno dal richiamo d’acqua (quindi forte idratazione), alla stimolazione dei tessuti a ricominciare a produrre collagene, elastina, nuovo acido ialuronico. 

La prima visita è fondamentale, come in tutti i trattamenti di Medicina a Indirizzo Estetico?

Certamente. Una prima visita accurata è fondamentale per capire se può essere il trattamento ideale ed eventualmente quale sia il prodotto più indicato: si valutano il tipo di pelle, il grado di invecchiamento cutaneo (che non è legato all’età), il fototipo. In base a tutte queste caratteristiche personali si decide quale tipologia di trattamento effettuare.

 

Controindicazioni particolari? Attenzioni post-trattamento?

Le controindicazioni alla Biorivitalizzazione, come a tutte le tecniche infettive, sono limitate ai casi di malattie gravi “fuori controllo”. In linea generale possiamo dire che tutte queste tecniche e terapie si rivolgono a persone in buona salute che hanno voglia di invecchiare bene, mantenendosi sane e migliorandosi. Le attenzioni post-trattamento sono uguali alle procedure con ago: per qualche giorno possono rimanere piccoli ematomi o zone arrossate, quindi è bene evitare l’esposizione al sole o a temperature troppo calde o fredde, oltre a proteggere la pelle con creme solari.

Quanto durano i risultati di questo trattamento? Bisogna ripeterlo?

La Biorivitalizzazione va ripetuta in almeno due momenti nel corso dell’anno: nel periodo primaverile si dà supporto in vista della stagione estiva dove il sole tende a disidratare e invecchiare la pelle, anche con un’azione piuttosto aggressiva; nel periodo autunno/inverno si interviene invece per rimediare, “riparare” i danni della fotoesposizione, riportando l’azione benefica dell’acido ialuronico là dove serve.

Un aneddoto, un racconto particolare? 

La Biorivitalizzazione si effettua con una serie microiniezioni che creano dei piccoli ponfi (possono restare per qualche ora, un giorno al massimo). Alcuni pazienti sono un po’ restii all’inizio per questo motivo, ma poi ogni volta, vedendo il risultato finale, tutti ammettono che davvero è valsa la pena di portare pazienza se, per un giorno, il proprio viso non è al top! Ora poi, con l’uso delle mascherine che coprono proprio l’area del volto (terzo medio inferiore) in cui maggiormente si interviene, questa preoccupazione in realtà è superata… insomma è il periodo ideale per pensare a questo trattamento. E le persone sono più motivate proprio grazie all’uso della mascherina, che nasconde qualche piccolo temporaneo effetto “collaterale”. 

Il risultato finale è eclatante e ripaga sempre qualche disagio iniziale!

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