Biorivolumetria

Intervista al Dottor Costa.

In cosa consiste la Biorivolumetria e qual è la differenza rispetto ad altri trattamenti?

Quando parliamo di trattamenti iniettivi del viso e del corpo, a base di acido ialuronico, ci riferiamo a tre tipi di azione: voluminizzazione, biorivitalizzazione e biorivolumetria. Sono tre tecniche e terapie diverse.

Per creare volume, sostenere e riempire i tessuti usiamo acidi ialuronici più compatti e resistenti, che hanno durate mediamente lunghe; vengono riassorbiti piano piano dagli enzimi all’interno dei tessuti.

Con la Biorivitalizzazione invece andiamo a idratare, stimolare i tessuti, soprattutto la cute. Qui utilizziamo acidi ialuronici che vengono riassorbiti velocemente, ma che hanno un’azione “attiva” appunto, di idratazione piuttosto che di stimolo sui fibroblasti (cellule che producono collagene, fibre elastiche e lo stesso acido ialuronico, dando compattezza, elasticità, giovinezza alla pelle).

Discorso a parte è appunto quello della Biorivolumetria. Un concetto nuovo, creato da un’azienda italiana con la quale collaboro: l’idea è stata quella di mettere all’interno di un filler studiato per stare nei tessuti a lungo, un acido ialuronico libero, un bio-rivitalizzante, che dà un effetto “stimolante”.

Quindi iniettando più o meno profondamente questo prodotto, l’azione sarà di riempire i volumi ma anche, all’interno dell’area di iniezione, di liberare pian piano un acido ialuronico che ha un effetto idratante e stimolante per le cellule. Quindi Biorivolumetria sta per stimolo, bio-stimolazione diciamo, e volumetria. Attività che, a differenza della Biorivitalizzazione (azione biologica che dura poco tempo, poche ore), dura anche due-tre mesi. Naturalmente ripetibile per mantenere o migliorare il risultato.

 

Cosa rende la Biorivolumetria un trattamento unico, un’innovazione nel settore della Medicina a Indirizzo Estetico?

La Biorivolumetria è stata una rivoluzione “made in Italy”, un’intuizione di due aziende italiane che utilizzano il loro acido ialuronico, italiano, di elevatissima qualità ed elevatissimo profilo di sicurezza. Come dicevo il pensiero è nato a partire da due tipologie di acidi ialuronici: uno costruito per durare a lungo senza un’azione diretta dei tessuti (si inietta e piano piano gli enzimi lo processano, ma il tessuto non cambia), l’altro libero creato per durare pochissimo come quello naturale che viene continuamente prodotto e riassorbito.

Geniale è stato “mettere insieme”, come in una rete, un acido ialuronico con azione attiva ma brevissima, con un acido ialuronico con effetto prolungato. In questo modo è possibile proteggere il riassorbimento dell’acido “attivo” e quindi la sua azione non dura più poche ore ma settimane, se non mesi. Gli effetti sono stati poi dimostrati da varie ricerche e da evidenze cliniche, che confermano l’azione completamente diversa di questo tipo di filler.

Dal punto di vista clinico, il vantaggio principale è quello di poter andare incontro sempre meglio alle esigenze delle persone che desiderano appunto migliorare, ma non modificare il proprio aspetto.

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