Buongiorno Erika, ci racconti il tuo percorso professionale?

Certo, anche se… non è lunghissimo! (Erika ha 27 anni, ndr). Mi sono laureata nel 2019 all’Università degli Studi di Brescia, ho iniziato subito a lavorare in uno studio specializzato in Pedodonzia e da lì mi sono avvicinata e appassionata sempre più a questo settore… cosa che non avrei mai immaginato ai tempi in cui studiavo!

Il momento più bello del mio lavoro è vedere la serenità e il sorriso di un bambino

al termine della seduta…

Quali sono le problematiche più frequenti che ti trovi ad affrontare quotidianamente?

Sicuramente con maggior incidenza devo trattare carie, ma anche malocclusioni, poi qualche caso di trauma dentale (ma fortunatamente pochi). Ultimamente noto però un aumento di casi di demineralizzazione dei denti molari e incisivi.

Quali consigli daresti a mamme e papà?

L’igiene è la base fondamentale e si insegna proprio a partire dai genitori: devono essere loro ad occuparsene, all’inizio, per poi accompagnare il bambino gradualmente verso l’autonomia (ma sempre supervisionando!), finché questo gesto diventa un appuntamento fisso, quasi un meccanismo che acquisiscono. È importante pulire i denti 3 volte al giorno, dopo ogni pasto, in particolare la sera: di notte diminuiscono gli atti deglutitori, la saliva e quindi l’ambiente orale è meno protetto e più vulnerabile a batteri, zuccheri etc.

Un altro consiglio che dò è quello delle sigillature sui sesti, una misura di prevenzione primaria, per non far cariare i denti definitivi, da prevedere non appena erompono: questi infatti sono denti particolari per la posizione e l’anatomia, un po’ “difficili” per la manualità del bambino che spesso fatica a curare perfettamente l’igiene in questa zona della bocca.

 

Anche l’alimentazione gioca il suo ruolo in chiave prevenzione…

Assolutamente sì, anche l’alimentazione incide non poco: è importante ridurre soprattutto zuccheri e cibi acidi e lavare i denti circa mezzora dopo averli assunti. Attenzione poi ai continui spuntini, perché ogni volta che mangiamo il ph della bocca si abbassa e le continue oscillazioni fanno male ai denti (e non solo!): cerchiamo di mantenere una certa regolarità nei pasti, limitandoci a un paio di merende oltre ai pasti principali.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro? E qual è invece l’aspetto più difficile?

Quello che mi entusiasma di più è vedere la soddisfazione e la serenità del bambino, il suo sorriso al termine della seduta. Il momento più difficile è quando, a volte, si fa più fatica che in altri casi e magari si teme di non aver fatto proprio “il massimo”…

Bimbi “paurosi”… Cosa fai per rassicurarli?

Certo, può succedere che alcuni bambini abbiano timore, soprattutto la prima volta… Di solito si programmano alcune sedute “di avvicinamento”, mostrando al bambino lo studio, gli strumenti, spiegando esattamente cosa si farà e assicurandogli che non c’è nulla che gli farà male: così si “cattura” la sua fiducia e tutto va poi per il meglio.

Quale ritieni sia il punto di forza della Clinica?

Sicuramente il fatto che sia un centro completo, che riunisce tante figure di specialisti. Per esempio, mi trovo spesso ad affrontare casi di deglutizioni atipiche, ed è importante per me potermi confrontare direttamente con la Logopedista, così come con l’Ortodontista per le malocclusioni. Qui c’è il vantaggio di poter lavorare fianco a fianco ed è un’ottima cosa per noi come per i pazienti.

 

pedodonzia

Parliamo un po’ di te: un pregio e un difetto…

Mi dicono che sono molto dolce… come difetto direi che dovrei essere più incisiva, sapermi imporre di più, avere più consapevolezza del mio ruolo: questo un po’ mi manca, ma sono certa che verrà anche crescendo e facendo esperienza.

Cosa apprezzi e cosa non sopporti negli altri?

Apprezzo la gentilezza, invece non posso sopportare le persone che parlano male degli altri con cattiveria, o chi “gode” degli insuccessi altrui.

Passioni, hobby?

Per ricaricarmi vado in palestra e… la domenica mi dedico ai miei bonsai!

Per finire, raccontaci un sogno o un progetto per il futuro…

Prima di tutto voglio migliorare sempre più e poi, pian piano, ampliare i settori di cui mi occupo, spaziando nell’ambito della Pedodonzia: ad esempio occupandomi anche di Ortodonzia. Quindi vorrei diventare sempre più “completa” all’interno di questa specializzazione, che adoro.

 

Leggi anche: https://www.clinicaeziocosta.it/pedodonzia/ 

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