Fanno riflettere alcuni dati pubblicati negli ultimi giorni dal Ministero della Sanità riguardo la salute orale in età pediatrica: si parla di presenza di carie per il 20% circa nei bimbi di 4 anni, salendo al 40% per quelli intorno ai 12. Altro numero che mette in allerta: il 33% dei ragazzi di 14 anni non si è mai sottoposto ad un controllo. Inevitabile che scaturiscano riflessioni e quesiti, che a mio parere dovrebbero riguardare tutti noi: quando e come iniziare la prevenzione, qual è l’età ideale per la prima visita? E poi, è indispensabile curare anche i denti da latte? E quali sono i rischi cui si va incontro, trascurandoli?

Proponiamo l’igiene orale come un piacevole rito da fare insieme, che noi stessi ripetiamo ogni giorno più volte

E allora partiamo dalle basi, dai più piccoli, perché, fatto assodato ma ancora troppo spesso dimenticato, la prevenzione comincia subito: o per meglio dire, non è mai troppo presto per iniziare a prevenire, a costruire pian piano il proprio star bene futuro. Del resto lo ribadiscono le linee guida internazionali per proteggere i piccoli dall’Early Childhood Caries (ECC), detta anche “carie della prima infanzia”, le cui cause vanno imputate in particolare all’uso prolungato del biberon con latte o bevande zuccherate. Linee che, tra i punti principali, raccomandano di evitare per l’appunto tettarelle e biberon addolciti, ma anche di pulire accuratamente dopo ogni pasto le gengive e i primi dentini con un’apposita garza inumidita.

Quindi cominciamo ancor prima dell’eruzione del primo dente, a curare l’igiene orale dei nostri bimbi: per evitare precoci carie, certo, ma anche –non meno importante– per instaurare giorno dopo giorno una sana abitudine che li accompagnerà per la vita. Perché soltanto così questo semplice gesto quotidiano, prima fatto da mamma e papà, poi insieme come un gioco, quindi sempre più autonomamente dal piccolo, diventerà pian piano un appuntamento irrinunciabile per il bambino, poi per il ragazzo e l’uomo o donna che sarà. Proponiamo l’igiene orale come un piacevole rito da fare insieme, che noi stessi ripetiamo ogni giorno più volte: non dimentichiamo che il nostro modello è fondamentale!

…preserviamo il sorriso, la salute, dei nostri bambini, e facciamolo noi stessi, insieme a loro

È soltanto così che possiamo trasmettere con efficacia ai nostri bimbi l’importanza di aver cura del proprio sorriso, non solo, del proprio benessere. Dalla garza allo spazzolino, da utilizzare (con setole morbide all’inizio) non appena spuntano i primi dentini, senza dentifricio almeno fino ai sei anni: accompagniamoli così, gradualmente, senza imposizioni ma anche senza mai trasgredire (noi per primi!) questa sana regola, verso una sempre maggiore autonomia.

Per mano, un passo dopo l’altro, così come li accompagniamo in tutte le loro innumerevoli scoperte e conquiste. Anche nella nuova esperienza “al cospetto” del dentista, un’avventura che, quasi sempre, incute non pochi timori nei più piccoli… quando affrontarla? L’ideale sarebbe intorno al primo anno, meglio comunque non andare oltre i 3: un controllo a questa età è fondamentale per individuare eventuali avvisaglie di problemi, ma soprattutto per far entrare i bimbi in confidenza con l’ambiente e le persone, per sfumare da subito le inevitabili paure.

E salendo alti sulla poltrona, alla scoperta dei misteriosi e affascinanti strumenti e dei “super poteri” del dentista, i bambini impareranno che prendersi cura dei denti, di sé, non deve preoccupare: anzi, proprio come mamma e papà ripetono, è una cosa bella che fa star bene… che fa diventare grandi, sani e forti! Tenendo alla larga il più possibile nemici temibili: perché ricordiamo che tra i rischi di una scarsa attenzione all’igiene dei piccoli ci sono problemi che possono interessare, in età pediatrica e poi adolescenziale e adulta, i denti, ma anche osso e gengive, con infiammazioni e disturbi parodontali.

…Per mano, un passo dopo l’altro, così come li accompagniamo in tutte le loro innumerevoli scoperte e conquiste

Non trascuriamo assolutamente i dentini da latte: la loro perdita per carie o ascessi può dare problemi ai quelli permanenti, che possono erompere storti, avere discolorazioni o maggior suscettibilità a future patologie. Non va dimenticata poi la stretta correlazione –rimarcata frequentemente proprio in queste settimane da più fonti– tra problematiche parodontali e malattie serie come diabete e patologie cardiovascolari.

Si torna sempre lì, al concetto di prevenzione: preserviamo il sorriso, la salute, dei nostri bambini, e facciamolo noi stessi, insieme a loro. O ri-cominciamo a farlo al meglio se fino adesso, come capita spesso, ce ne siamo un po’ scordati…

Ezio Costa

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