Ho deciso di tornare in Zona.

L’ho fatto per approfondire le mie conoscenze riguardo stile di vita e “buon invecchiamento”.

Le più recenti ricerche confermano che un’alimentazione equilibrata nei suoi componenti è la chiave per mantenersi in salute e tenere alla larga le malattie degenerative tipiche dell’età avanzata. Ho voluto riprendere il pieno controllo della “mia” Zona anche per una questione di coerenza con ciò che dico ai pazienti, confermando di persona e sottoponendomi a regolari esami, che questa è la strada giusta.

…la Zona rappresenta quella nuova esperienza di benessere in cui credo profondamente, quella voglia di star bene a tutto tondo, che cerco di trasmettere e di far provare ai miei pazienti.

Una strada che cerco di indicare fin dal colloquio di prima visita, in cui valuto a 360° lo “starbene” della persona che ho di fronte. Nella quasi totalità dei casi riscontro purtroppo un rapporto scorretto con l’alimentazione. Dico purtroppo, perché sappiamo che la relazione con il cibo è fondamentale. Prestigiosi studi attestano che tra le prime cause di patologie serie c’è l’infiammazione cronica cellulare, dovuta allo squilibrio dei nutrienti e dei livelli ormonali (in particolare dell’insulina, considerato un vero e proprio ormone-killer).

Ecco perché con i pazienti mi soffermo spesso su questo punto, ribadendo l’importanza della scelta dei cibi giusti in ottica di cura e prevenzione: “cibo come medicina”, concetto espresso già da Ippocrate, padre della medicina. E la Zona, in fondo, è proprio questo: la scelta tra alimenti sani e la loro corretta associazione.

Le basi di questa strategia nutrizionale, termine da preferire decisamente alla parola “dieta”, sono poche e semplici:

  • Riduzione dell’apporto calorico, che non si traduce in fame, perché la Zona sazia e appaga!
  • Eliminazione di zuccheri semplici e cereali raffinati, preferendo quelli integrali e riscoprendo magari i grani antichi;
  • E’ importante ridurre l’assunzione di latticini, limitandosi a quelli più digeribili quali grana e ricotta, per scongiurare processi di infiammazione intestinale;
  • Via libera a frutta e verdura, da assumere in abbondanza per il loro alto contenuto di vitamine, sali minerali e zuccheri buoni;
  • Vanno privilegiati cibi crudi o preparati con i metodi più sani come la cottura a vapore;
  • E, per finire, curiamo l’idratazione: è importante bere almeno 2 litri di acqua al giorno, meglio se lontano dai pasti.

Ma la Zona è anche, e soprattutto, equilibrio e ritmo.

Equilibrio, perché ogni pasto o spuntino deve essere composto dai nutrienti fondamentali, in un rapporto ottimale che prevede il 40% carboidrati, il 30% di proteine e il restante 30% di grassi buoni.

Ritmo, perché la giornata alimentare va scandita con un lasso di tempo mai superiore alle 3 ore tra un pasto o uno spuntino e quello successivo: è bene far colazione entro mezzora dal risveglio e prevedere uno snack prima del riposo notturno, se passano oltre due ore dalla cena.

Ultimo pilastro: una moderata ma regolare attività muscolare, da preferirsi allo sport praticato intensamente.

La Zona detta ritmi e determina equilibri che riguardano non soltanto l’aspetto nutrizionale, ma abbracciano l’intero stile di vita della persona: è questo che mi piace maggiormente. Uno stile alimentare corretto apporta una maggiore energia psicofisica e quindi anche un miglior controllo dello stress e più elevate prestazioni a livello mentale. Dal cibo al fisico, fino alla mente: settori, sfere della nostra vita che, ormai è comprovato, sono legati da una connessione più stretta di quanto immaginiamo. E questo lo vedo tutti i giorni, nelle mie visite e anamnesi, riscontrando immancabilmente collegamenti profondi tra elementi clinici e aspetti emozionali.

Insomma, ben più di un piano alimentare: la Zona rappresenta, in un certo senso, quella nuova esperienza di benessere in cui credo profondamente, quella voglia di star bene a tutto tondo, che cerco di trasmettere e di far provare ai miei pazienti. A loro ricordo sempre, e mi piace ripeterlo ora, un concetto a me caro: nella vita non servono rivoluzioni, quasi sempre bastano cambiamenti dolci, per star meglio, per star bene.

La Zona, in fondo, si può raccontare anche così.

Ezio Costa

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