Da qualche anno gli Osteopati, i “professionisti del contatto che cura”, affiancano neonatologi e infermieri specializzati in alcune strutture ospedaliere italiane: esperienze pionieristiche in Italia (negli Usa e altri Paesi europei la pratica è già diffusa), che hanno già dato però risultati positivi e sempre più conferme di quanto l’Osteopatia possa aiutare a superare alcune problematiche legate alla precocità della nascita.

Come avvengono le manipolazioni sul prematuro?

Prima di tutto, l’Osteopata interviene quando il bambino non è in “fase critica”, ma solo in momenti di tranquillità (e sempre in accordo con l’équipe medica): ad esempio, se viene svegliato per una visita o per mangiare, si ricavano 10/20 minuti per trattarlo. Il tipo di manipolazione, naturalmente, tiene conto dell’estrema delicatezza dei prematuri: le mani devono essere leggere, avvolgenti come carezze… a volte si resta anche solo con la mano ferma sull’osso sacro o sulla base craniale.

Come reagisce il piccolo?

Durante il trattamento il bambino non piange, la frequenza respiratoria e cardiaca si regolarizzano, l’ossigenazione migliora, la pelle è rosea, l’espressione distesa del viso denota benessere e relax.

Quali sono i benefici più evidenti?

Il primo dato positivo è che i prematuri trattati vengono dimessi prima rispetto agli altri, segno inequivocabile che i trattamenti favoriscono un sano sviluppo.

Su quali aspetti interviene l’Osteopatia per i prematuri?

In particolare sulla “care posturale”, cioè tutte quelle attenzioni che stimolano lo sviluppo neuro-sensoriale, motorio e morfologico e migliorano la funzionalità respiratoria e il sonno, attenuando coliche, reflusso gastroesofageo, instabilità motoria. Inoltre, dato che il piccolo nell’incubatrice tende a mantenere posture “obbligate”, si interviene con un delicato trattamento cranio-cervicale per abituarlo a muovere meglio il capo, prevenendo così la plagiocefalia (l’appiattimento del cranio che, nella crescita, può avere ripercussioni sulla vista o comportare malocclusioni dentali).

E dopo le dimissioni?

I prematuri seguono per circa 2 anni un follow-up, un programma di visite che ne monitorano la crescita. Anche in questo periodo, l’Osteopata può continuare il suo lavoro di affiancamento ai medici: il suo intervento è molto efficace sui bimbi che soffrono di coliche e reflusso, oppure nei casi in cui eventuali plagiocefalie e asimmetrie posturali non si siano risolte e richiedano ulteriori trattamenti. Anche in caso di piccole difficoltà a livello motorio (per esempio se il piccolo rotola con fatica), si può intervenire con trattamenti mirati.

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