Quanti sono gli aspetti del nostro corpo coinvolti dal sorriso? A partire dai denti e dalle gengive, dalle labbra ai muscoli mimici e masticatori, alla pelle di tutto il viso, fino alla postura di testa, collo, spalle. Ma il sorriso ha ripercussioni non soltanto a livello fisico, anche sul piano mentale e psicologico. Infatti l’azione del sorridere innesca nel cervello il rilascio di sostanze come la dopamina (associata alle emozioni positive) e le endorfine (effetto analgesico ed energizzante), riducendo al contrario la sintesi del cortisolo, il famoso ormone dello stress. Non solo, il sorriso ossigena il cervello, così da fissare meglio le informazioni nella memoria.

Tutto questo avviene non solo con un sorriso spontaneo ma anche quando si sorride “forzatamente”: ecco perchè “imporsi” di sorridere, magari come prima azione della giornata, ha comunque effetti benefici per corpo e mente.

Per non parlare dei risvolti sociali. Tutti siamo inevitabilmente attirati da chi sorride. Le persone sorridenti, solari, felici, trasmettono immancabilmente questa “scia” di positività, per l’appunto di energia. Anche questo è un fenomeno confermato dalla scienza: il sorriso attiva i neuroni a specchio, innescando negli altri la stessa sensazione di buonumore.

Ecco che è importante riuscire a far sorridere le persone che ci stanno vicine, nella quotidianità, nell’affrontare le cose di tutti i giorni, anche quelle più difficili. Tutti noi possiamo e dobbiamo impegnarci nel trasmettere questa sana leggerezza, questa capacità di trovare il lato positivo in tutto ciò che succede. Mai come ora, in questo periodo particolare che viviamo, la forza e l’energia positiva del sorriso sono fondamentali.

Ma come aver cura, ogni giorno, del proprio sorriso?

Prima di tutto, ormai lo sappiamo bene, curando al meglio l’igiene orale quotidiana: trascurare questo aspetto può portare a conseguenze serie a lungo termine, a causa di alterazioni nocive della flora batterica presente all’interno della bocca che possono causare, nel tempo, patologie anche gravi: carie, gengiviti, parodontiti e infiammazioni di vario tipo, fino ad infezioni gravi. Questo tipo di malattie rappresenta la causa principale della perdita dei denti nell’adulto: con inevitabili conseguenze negative non soltanto per il sorriso, ma per tutto l’organismo e per il benessere psicofisico della persona.

Ecco perché non mi stanco di ripetere quanto sia fondamentale curare la pulizia dei propri denti, rimuovendo accuratamente placca e residui di cibo: sane abitudini quotidiane che vanno poi verificate, aggiustate e “rinforzate”, comunque, dal controllo di uno specialista ogni tre, quattro mesi circa.

Sempre nell’ambito delle buone abitudini che favoriscono la salute della bocca, tengo a ricordare anche l’importanza di alcuni fattori di rischio come fumo e scorretta alimentazione. La scelta dei cibi giusti può aiutare a proteggere il nostro sorriso e la nostra salute. Quindi sì a verdura (in abbondanza), frutta, carne  bianca, pesce azzurro e cereali integrali (pochi). Attenzione invece agli zuccheri e agli amidi, a bevande come succhi, cola o altre bibite dolci, che andrebbero proprio evitate perché favoriscono lo sviluppo di un ambiente idoneo ad una carica batterica nociva.

E poi, domanda che mi fate spesso, come mantenere il sorriso il più possibile “luminoso”? Prima di tutto ricordiamo che a macchiarlo sono soprattutto sostanze come caffè, tè, cioccolato, oltre naturalmente al fumo. Dopo caffè, fumo & co, meglio pulire bene i denti, così come del resto è fondamentale l’igiene dopo ogni pasto o spuntino, facendo però attenzione a non spazzolare subito dopo cibi acidi (meglio sciacquare prima la bocca per tamponare l’acidità).

Riguardo i dentifrici sbiancanti che troviamo in commercio, hanno un indice di abrasività alto e se usati quotidianamente possono rovinare lo smalto, rendere i denti ruvidi e quindi paradossalmente più soggetti a pigmentazione e sensibilità: quindi attenzione!

Stessa cautela per lo sbiancamento “fai da te”. Esistono molti sistemi, anche antichi e spesso efficaci ma… sempre potenzialmente nocivi. Qualche esempio di questi “rimedi della nonna”?

  • Bicarbonato e limone: questo mix ha un’azione molto aggressiva e pericolosa per lo smalto.
  • Foglie di salvia da strofinare sui denti: danno abrasione non molto forte, tolgono macchie superficiali e danno sensazione di freschezza.
  • Acido malico contenuto all’interno di mele e fragole: effetto leggero che può migliorare l’aspetto (mettendo la polpa dei frutti sui denti per qualche minuto o usando il succo di mele come collutorio).
  • Limone o buccia sui denti: forte azione dell’acido.

In sintesi, tutti questi sistemi domiciliari funzionano ma sono potenzialmente dannosi per lo smalto e quindi non consigliabili… è decisamente meglio puntare sulla prevenzione, curando al meglio la pulizia orale quotidiana da rafforzare con regolari sedute con l’igienista, per una corretta igiene professionale ed eventualmente uno sbiancamento con prodotti idonei.

 

Ezio Costa

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