Piacere Annachiara! Ci racconti il tuo percorso fin qui?

Ho frequentato il Liceo Scientifico con opzione Scienze applicate, in quinta non avevo le idee chiare, quindi ho provato una serie di test e alla fine ho scelto Bioinformatica che ho seguito per un anno; poi ho deciso di provare il test di ingresso di Igiene Dentale e sono entrata: mi sono laureata (con lode, ndr) nel novembre 2020; già prima della Laurea il Dottor Fanti mi aveva contattato tramite l’Università e mi aveva parlato di questo progetto di Clinica Ezio Costa e quindi, dallo scorso gennaio… eccomi qui!

Nonostante non avessi mai pensato di prendere questa strada, la passione è nata studiando: giorno per giorno ho capito l’importanza e il lavoro di questo ruolo, a volte ancora oggi sottovalutato, e mi sono appassionata sempre più.

…qui in Clinica ho trovato la giusta sintonia, che mi consente di lavorare con serenità sapendo di contare su un gruppo affiatato e sempre pronto a venirmi incontro…

Qual è l’aspetto del tuo lavoro che ti appassiona di più?

Il contatto coi pazienti, soprattutto vederli tornare volentieri, i loro riscontri positivi, sentire che sono soddisfatti. Quello più difficile e un po’ scoraggiante è quando ad alcune persone non si riesce a trasmettere la giusta motivazione, a far sì che si fidino e che seguano le nostre indicazioni.

L’aspetto motivazionale, quindi, è fondamentale

Certo, è alla base di tutto: in una seduta di Igiene gran parte del tempo dev’essere occupato da questo, dalla motivazione che cerchiamo di dare aiutandoci con lo specchio o altri strumenti; con alcuni pazienti scatta subito empatia, si trova facilmente la “chiave” per motivarli, con altri è più difficile far recepire al meglio l’importanza dell’igiene e della prevenzione.

Come racconteresti la “tua” idea di igiene?

Dando sempre assoluta priorità alla rimozione di tartaro e placca, che sono alla base di tante patologie del cavo orale, secondo me non va trascurato l’aspetto estetico, che in genere per i pazienti è molto importante: questa piccola attenzione li “appaga” e può aiutarci a motivarli ancor di più…

Il consiglio più importante da dare ai pazienti…

Prima di tutto, dare fiducia al proprio Igienista, seguire i suoi consigli e pensare che, se propone un certo trattamento, sicuramente c’è un motivo valido: lo si fa per il bene del paziente, perché il nostro lavoro si basa su questo! E poi, un consiglio banale ma fondamentale: passare tutti i giorni filo e scovolino!

Altri due “dritte”: una ai genitori…

È fondamentale che siano da esempio, che abbiano sane e consolidate abitudini in modo che il bambino li veda prendersi cura della propria bocca e capisca che è importante, così da essere spronato ad imitarli: il primo modello è in famiglia!

…e infine a un ragazzo o ragazza che vuole intraprendere la tua strada…

Sicuramente bisogna avere una grande passione: lavorare 8/9 ore intensamente può essere logorante e quindi… è fondamentale averne tanta!

Come descriveresti l’importanza dell’Igiene professionale, in abbinamento a quella domiciliare?

Se si viene regolarmente in Clinica, la figura professionale che si incontra più spesso è in genere quella dell’Igienista, che può accorgersi di piccoli grandi problemi non visibili dal paziente da intercettare e trattare subito; in particolare, ad esempio, problemi a livello delle mucose che non vanno mai trascurati, per evitare il rischio che diventino ben più seri.

… la motivazione del paziente è alla base di tutto: in una seduta di Igiene gran parte del tempo dev’essere occupato da questo…

Qual è secondo te il maggior punto di forza della Clinica?

Ne citerei tre: la tecnologia all’avanguardia, la professionalità e l’affiatamento del team: fin dal primo giorno, appena avevo qualsiasi dubbio o problema, tutti erano disponibili a darmi una mano… e così è ancora adesso che mi sono inserita e ambientata al meglio.

Quindi la sintonia del gruppo fa decisamente la differenza…

Assolutamente sì, perché in una Clinica così grande bisogna essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda per lavorare bene… io personalmente non sceglierei uno studio dove non c’è sintonia perché è importante lavorare con serenità e spensieratezza, sapendo di contare su un bel gruppo in cui ogni tanto si fa una risata o una battuta e dove, quando c’è un problema o un malinteso, basta confrontarsi per risolverlo. Qui, tutto questo c’è!

Pregio, difetto, passione…

Come pregio credo di essere buona, altruista, pronta ad aiutare se c’è bisogno; i miei difetti? Sono indecisa su tutto e… disordinata! Una passione nata negli ultimi anni è la montagna, camminare in sentieri non affollati, godersi la serenità della natura… prossimamente mi piacerebbe affrontare anche qualche ferrata o percorso più impegnativo.

E negli altri, invece, cosa apprezzi e cosa non puoi sopportare?

Mi piace il detto “tratta gli altri come vorresti essere trattato”, quindi apprezzo le persone rispettose; in genere sono molto tollerante, ma se c’è una cosa che mi innervosisce è l’invidia.

Obiettivi, sogni, progetti per il futuro?

Il primo obiettivo è seguire un corso o un master (ne ho già adocchiati parecchi), anche spaziando oltre l’ambito dell’Igiene e del cavo orale, ad esempio riguardo la Nutrizione… mi piacerebbe ampliare le mie conoscenze e avere una visione più completa.

 

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