Buongiorno Dottoressa, ci racconta il suo percorso professionale?

Mi sono laureata nel 2005 in Odontoiatria e Protesi dentale all’Università di Verona. Fin dai primi anni di Università ho seguito il percorso ortodontico col Prof. Faccioni, e poi con la Dott.ssa Grendene, che si occupa di Ortodonzia con finalità sia correttive nell’infanzia che pre-protesiche e/o chirurgiche nell’adulto per la correzione delle malocclusioni su base scheletrica.

Quindi, nel 2011, ho intrapreso una consulenza con lo studio dei Dott. Fanti e Filippini: ho lavorato con loro per circa 11 anni, per poi approdare qui in Clinica Ezio Costa, sempre all’interno del team dello studio Fanti e Filippini.

È sempre stata questa la sua strada?

Sì! Fin dai primi anni universitari sono stata affascinata da questa disciplina, perché si propone di raggiungere, seppure lentamente nel tempo, obiettivi sia funzionali che estetici per il paziente. A differenza dalle altre branche dell’Odontoiatria dove la prestazione dà un risultato più immediato, qui c’è da lavorare maggiormente sulla pazienza, sulla costanza, quindi con un progetto più complesso e a lungo termine: è questo che mi appassiona della mia specializzazione.

Ci sveli l’aspetto più difficile della sua professione…

Confrontarsi con i genitori e con le loro aspettative: per riuscirci al meglio è fondamentale una comunicazione corretta e aperta, un dialogo costante e naturalmente, prima di tutto, conquistare la loro fiducia.

E il lato più bello, invece? 

Ancora una volta l’aspetto relazionale: nel corso degli anni di cura si instaurano bei rapporti di fiducia sia con genitori che con i bambini.

Qual è secondo lei il maggior punto di forza di Clinica Ezio Costa? 

Sicuramente la sinergia tra i vari componenti del team, il fatto di potersi interfacciare regolarmente con i vari professionisti: questo interscambio continuo, questo confronto immediato, che in altre realtà risulta più difficile, è davvero prezioso sia come arricchimento personale, che per offrire un quadro di maggior qualità e più completo ad ogni paziente.

A proposito di confronto, in Clinica è da sempre importante la collaborazione dell’Ortodontista con Osteopata e Logopedista…

Certo, è una sinergia fondamentale: questi settori devono interfacciarsi lungo tutto il percorso per dare stabilità alla terapia a lungo termine.

Un consiglio ai genitori? 

Effettuare una prima visita intorno ai 4/5 anni, per verificare lo stato di salute dei dentini da latte e per avere già una prima panoramica, intercettando se ci sono eventuali malocclusioni e su che tipo di base scheletrica.

Quali sono le problematiche più frequenti che si trova ad affrontare coi suoi giovani pazienti?  

Nei più piccoli riscontro spesso palati stretti e morsi inversi dovuti principalmente all’utilizzo del ciuccio, al succhiamento del pollice, quindi ad abitudini viziate prolungate nel tempo.

Dell’Ortodonzia mi affascina il fatto che ci sia da lavorare, con pazienza e costanza, su un progetto a lungo termine…

Ortodonzia non è solo, come ancora oggi a volte si ritiene, una questione di estetica

Assolutamente no, è qualcosa di molto più complesso. L’estetica, per quanto importante, è la parte finale che viene dopo il raggiungimento degli altri obiettivi, cioè la salute del parodonto (tessuti di supporto del dente) e la funzionalità della masticazione. Il vero successo di un trattamento ortodontico è arrivare a raggiungere al meglio tutti questi traguardi, di cui l’estetica è conseguenza e coronamento finale. 

Quali passioni coltiva nel tempo libero?

L’equitazione con una cavalla di nome Antea, passione che condivido con mia figlia Sofia. Amo stare all’aria aperta e questa disciplina a contatto con un animale così “pensante” come il cavallo mi dà modo di relazionarmi con me stessa per affrontare i miei limiti e punti di forza… allo stesso tempo, la parte dell’accudimento dell’animale mi rilassa tantissimo e mi alleggerisce la mente.

Cosa apprezza maggiormente negli altri? Cosa invece non può sopportare?

Ricerco sempre persone aperte e sincere con cui condividere un pezzo di strada, perchè reputo l’amicizia una cosa seria e nobile. In fondo le amicizie sono le poche cose che possiamo scegliere con cura e la priorità è stare bene e far stare bene le persone a cui vogliamo bene. Non sopporto la non sincerità, i rapporti freddi, di circostanza: inevitabilmente mi allontano da tutte le situazioni in cui non avverto trasparenza nei sentimenti.

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