Ci racconti il percorso che ti ha portato fin qui?

 Mi sono laureata nel 2002 e ho avuto la fortuna di iniziare subito a lavorare in diversi studi, al fianco di medici che sono soci attivi dell’Accademia Italiana di Conservativa, il dott. Pradella e il dott. Allegri, con i quali sono cresciuta tantissimo. È stato un percorso impegnativo, ma considero un privilegio la possibilità di lavorare a fianco di professionisti di così alto livello, in costante aggiornamento; lavoro con loro dal 2005, una delle mie caratteristiche è, infatti, la “longevità” delle mie collaborazioni. 

Ho avuto l’opportunità di seguire dei corsi di approfondimento con altri personaggi illustri dell’Odontoiatria come il dott. Monari per la Conservativa, il dott. Vignoletti per l’Endodonzia e il dott. Fonzar per la Parodontologia che mi hanno “impostato” professionalmente: attualmente mi occupo principalmente di Conservativa ed Endodonzia, ma mi dedico anche alla Protesi. Dal mio arrivo in Clinica, lo scorso gennaio, mi sto appassionando anche alla Medicina Estetica, grazie all’affiancamento con chi lo fa quotidianamente e ad alti livelli come il dottor Costa.

Cosa ti appassiona di più del tuo lavoro?

Il fatto che mi permette di essere a contatto con tante persone; se spesso con il paziente, per l’intera seduta, non si ha modo di comunicare, è altrettanto vero che, nel corso dei vari appuntamenti, si entra gradualmente in confidenza e si instaura quasi sempre un rapporto di fiducia ed empatia reciproche. Mi piace poi confrontarmi regolarmente con colleghi odontoiatri o figure specialistiche in altri ambiti, con cui, lavorando fianco a fianco tutti i giorni, si crea un clima familiare: lo trovo molto bello e in sintonia con il mio carattere, perché amo curare l’aspetto umano sia con i pazienti che con i colleghi.

 Aspetti difficili di questa professione? 

Oggi i pazienti stanno diventando sempre più esigenti non solo dal punto di vista delle cure, ma anche riguardo l’Estetica: spesso fanno fatica a capire che prima dell’aspetto estetico viene la salute della bocca: molti si concentrano solo sul lato estetico del sorriso e vorrebbero tralasciare altri aspetti invece prioritari. Non è facile trasmettere a tutti il concetto che noi siamo medici come tutti gli altri, che si prendono cura della salute della bocca, e che non abbiamo “soltanto” il compito di migliorare l’estetica del sorriso. Questo un po’ mi spiace, a maggior ragione forse proprio per la mia predisposizione alla medicina, ma  anche a prescindere, perchè sono convinta che il nostro ruolo sia  fondamentale per la salute e il benessere generale di una persona.

E se non avessi scelto questa strada?

In realtà, fin da piccola volevo fare il medico: uscita dal liceo ho fatto il test di ingresso per Medicina e, quasi per gioco, anche per Odontoiatria e per Biotecnologia… sono passata in tutti e tre! Quando è stato il momento di scegliere, ho voluto seguire i consigli dei miei genitori, che puntavano sull’Odontoiatria, perché vedevano Medicina come un percorso più lungo e difficile per una donna, soprattutto se mi fossi fatta una famiglia.

Sinceramente, un pizzico di rammarico mi resterà sempre, ma devo dire che sono davvero soddisfatta del percorso fatto e del mio lavoro attuale, anche perché non ho mai avuto problemi a trovare opportunità e ad inserirmi al meglio in qualsiasi contesto.

In questo senso potremmo dire che la Clinica, con il suo approccio globale alla persona, il suo slogan “dal sorriso al benessere”, può essere il contesto ideale per esprimere questa tua “vena medica”?

 Assolutamente sì! Infatti proprio per questa mia originaria passione, mi viene spontaneo interessarmi sempre della salute generale di ciascun paziente… senza dimenticare che qui ho l’opportunità di confrontarmi quotidianamente con vari professionisti in tante diverse discipline oltre all’Odontoiatria e questo rappresenta uno stimolo molto importante. È un ambiente molto grande ma, al tempo stesso, a dimensione ”familiare”, infatti mi ci sono inserita facilmente e trovata a mio agio fin da subito.

“Mi piace il rapporto di fiducia ed empatia reciproche che si crea gradualmente con il paziente…”

Che consiglio daresti ad un ragazzo o ragazza che voglia seguire le tue orme?

Cercare di studiare il più possibile, per poter poi “fare la differenza”: essere disposti quindi a sacrificarsi una volta terminati gli studi universitari – che non danno la possibilità di fare pratica – con tanti corsi privati a fianco di bravi professionisti, gli unici che possono insegnarti davvero qualcosa in più, aiutandoti a distinguerti dagli altri; questo significa  investire molto, sia in termini di  tempo che in risorse economiche, ma a mio avviso ne vale assolutamente la pena. Quindi mai accontentarsi, mai pensare di aver “imparato un lavoro”, mai pensare di essere arrivati ma aggiornarsi e puntare a migliorare sempre.

Un consiglio invece ai pazienti…

Prevenzione prima di tutto! Spesso sottovalutano l’importanza di fare almeno due sedute di Igiene e di controllo l’anno, non capiscono che prendersi cura dei propri denti significa curare la propria salute generale; infatti la bocca è il primo campanello d’allarme per tanti tipi di problemi e patologie… Consiglierei quindi di avere maggior fiducia in noi Odontoiatri e di costruire con noi un rapporto continuativo, fondamentale per conoscersi a vicenda e per ottenere così ottimi risultati in qualsiasi terapia o trattamento.

“Mi sto appassionando anche alla Medicina Estetica, grazie all’affiancamento con un esperto di alto livello come il dottor Costa…”

Ci sveli le tue passioni?

Dato che, anche da mamma, ho scelto di non rinunciare alla mia professione a cui mi dedico tutto il giorno, il mio tempo libero è tutto riservato ai miei due bambini di 9 e 7 anni. Ultimamente mi sto appassionando però al fitness: componente, quella dell’attività fisica, che ho abbracciato per la prima volta proprio in questi anni, scoprendone sempre più l’importanza per il benessere fisico e mentale di ciascuno di noi.

Amo molto cucinare, soprattutto i dolci, anche se il tempo a disposizione è poco… io sono celiaca quindi mi dedico prevalentemente a ricette gluten free!

E poi i viaggi: il più bello è stata la mia prima volta oltreoceano, a New York e Aruba; mi è piaciuto molto anche visitare la Grecia, grazie ad amici universitari originari di lì. Il viaggio che sogno? L’Africa e la Nuova Zelanda ovviamente insieme ai miei figli.

Un pregio e un difetto… 

Un pregio… che è anche un difetto: sono molto pignola e questo, se sul lavoro è un punto di forza, a livello personale può rivelarsi un limite perché spesso mi condiziona, vorrei imparare a “lasciar scorrere” le cose e vivere più serenamente…

Un’altra caratteristica, che mi riconoscono anche gli altri, è che sono allegra e solare. Un difetto è che di primo acchito posso sembrare sostenuta e “sulle mie”, ma in realtà è una forma di timidezza e mi basta poco poi per sciogliermi!

Cosa apprezzi e cosa non sopporti nelle altre persone?

Ammiro la capacità di entrare in contatto con gli altri, di trovarsi subito bene in un gruppo… trovo però che a volte questa estrema facilità di socializzare nasconda un po’ di leggerezza, di superficialità nei rapporti, di ipocrisia: ed è proprio questo che, per contro, non sopporto nelle altre persone.

 

 

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