LIVE di Giovedì 30 Aprile 2020

Conosciamo oggi la dottoressa Rosa Cucurullo, che ci spiegherà come l’Ortodonzia non si occupa solo di riallineare i denti, ma ha una visione molto più ampia…

Esatto, la mia specializzazione si occupa anche di diagnosi e di trattamento delle malocclusioni, per esempio. In realtà la giusta definizione sarebbe Ortognatodonzia.

Le arcate devono essere in armonia tra loro e con le ossa del cranio, ma anche con l’articolazione temporo-mandibolare e con il sistema muscolo-scheletrico. Inoltre entrano in gioco tutte le funzioni della bocca, quindi deglutizione, respirazione e fonazione.

Questo fa capire la complessità di questo ambito dell’Odontoiatria.

L’ortodonzia si divide in due grandi settori, quella che riguarda l’adulto e quella del bambino…

Certo. Per gli adulti, i trattamenti non riguardano solo aspetti estetici ma spesso anche problemi parodontali (quindi dei tessuti di sostegno dei denti). A sua volta si divide in fissa (apparecchi indicati soprattutto per gli adolescenti) e invisibile con allineatori trasparenti, una tipologia che sta prendendo sempre più piede. Sono apparecchi con ottime potenzialità grazie anche alla tecnologia digitale che consente una programmazione precisa, consigliati soprattutto per la fascia dei giovani adulti, in quanto più impegnativi da gestire e monitorare, per contro sono molto semplici per la cura e l’igiene.

Per quanto riguarda i bambini, l’ambito che più mi affascina, è necessario uno studio ancor più complesso perché è fondamentale seguire l’evoluzione di bocca e cranio durante la crescita e decidere con massima precisione il momento ideale per intervenire. Farlo ad un’età rispetto ad un’altra influenza decisamente  tempi e riuscita del trattamento. Il nostro compito, quasi una sfida, è quello di porsi obiettivi precisi ma anche di saper intervenire con efficienza nel momento più adatto.

Quali le problematiche più frequenti?

Molto spesso si intercettano malocclusioni, collegate anche ad abitudini viziate (ciuccio o pollice, interposizione lingua, o respirazione con bocca aperta) e si entra spesso poi nel campo delle disfunzioni (palato e narici stretti) che creano problemi quali apnee e russamenti con risvolti negativi sulla salute e il benessere del bambino.

Questi bimbi hanno grandissimo sollievo con un espansore del palato ed eventualmente apparecchio sulla mandibola, che migliorano la pervietà delle vie aeree e quindi la respirazione. Con ottimi effetti sulla qualità del sonno, eliminando problemi come cefalea, sonnolenza, addirittura basso rendimento scolastico.

Fondamentale, per affrontare questo campo così complesso, la collaborazione con altri specialisti.

Infatti lavoriamo sempre in equipe: ci interfacciamo con pediatri e otorinolaringoiatri e poi qui in Clinica lavoriamo in stretta sinergia con Logopedista e Osteopata, figure di riferimento con cui c’è un confronto continuo nel corso del trattamento. 

Parlando di te come donna e mamma, come stai vivendo questa pausa forzata?

Sono stati due mesi lunghi ma “volati” per i tanti impegni di famiglia. Sono sposata con Fabio e abbiamo due bambini, Giuseppe 3 anni e Maurizio 6 mesi. Con due figli piccoli non c’è mai tempo per annoiarsi! I ritmi sono ancora scanditi da pappe e risvegli notturni e quindi l’impegno è tanto, ma questo è l’aspetto più bello che voglio cogliere di questa quarantena. Godere al massimo di questo periodo di maternità che sarebbe già stato interrotto dal lavoro!

Passioni cui riesci a dedicarti nei ritagli di tempo?

La lettura prima di tutto, mi piacciono romanzi e polizieschi. Da poco ho rispolverato un libro che avevo letto anni fa, ma che ho trovato molto attuale, “Cosa tiene accese le stelle” di Mario Calabresi, la storia di un gruppo di scienziati che non hanno mai smesso di credere nel futuro e nonostante mille difficoltà riescono a raggiungere gli obiettivi. E’ un po’ il messaggio che va rivolto a noi italiani in questo momento di fragilità: guardare avanti a testa avanti, anche se a volte capita di farsi prendere dallo sconforto.

Altro hobby lo sport, individuale (non sono mai stata brava a volley o tennis). Preferisco correre o nuotare: è splendido seguire il proprio respiro e ritmo in acqua, estraniandosi dalle preoccupazioni… non vedo l’ora di riprendere.

Magari nel mare della tua Sicilia…

Eh già: sono originaria di Canicattì,  a sud di Agrigento, vicino alla Valle dei Templi e a mezzora dal mare. Ecco, viaggi, arte, architettura, soprattutto questi musei a cielo aperto che abbiamo in Italia, sono un’altra delle mie passioni.

La Sicilia è famosa per i suoi eccezionali prodotti e gastronomia…

Certo. Uno dei prossimi obiettivi sarà iscrivermi ad un corso di cucina perché non è il mio forte… La mia ricetta preferita è la “pasta alla norma”, con melanzane fritte, basilico, sugo di pomodoro e ricotta salata. Naturalmente mi piacciono moltissimo anche i nostri dolci, che completano lo splendore dei sapori e colori della mia terra.

A presto,  #staystrong!

Dott. Ezio Costa

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