Sedazione cosciente 

 

In collaborazione con il Dottor Paolo Filippini

Laurea in Medicina e Chirurgia

Specialità in Odontostomatologia

Iscrizione Ordine n. 00991

Che cos’è la sedazione cosciente

 

Per sedazione cosciente, come dice la parola stessa, si intende una sedazione ottenuta con la somministrazione di farmaci, che mantiene il paziente in uno stato di coscienza. Al giorno d’oggi, più che di sedazione cosciente, si parla di “ansiolisi”, in quanto l’obiettivo non è “sedare” il paziente, ma “eliminare la sua sensazione di ansia”: un obiettivo raggiungibile con diverse metodologie.

Ai pazienti che riferiscono di affrontare le cure odontoiatriche con ansia, dopo un colloquio preliminare, facciamo compilare un questionario con una serie di domande: in rapporto alle risposte che otteniamo riusciamo a identificare il loro livello di ansia e a valutare se raggiunga valori tali da sconfinare nella “fobia”. Questa fase è fondamentale per affrontare il problema con gli opportuni mezzi.

È infatti importante sottolineare che l’ansiolisi non inizia nel preciso momento in cui comincia il trattamento farmacologico, bensì molto prima, con l’instaurarsi del rapporto con il medico, che già di per sè rappresenta un “momento ansiolitico”. Se ciò venisse a mancare, il rischio è che anche la sedazione farmacologica non risulti efficace, non ottenendo l’effetto desiderato; anzi, in alcuni casi può verificarsi il cosiddetto “effetto paradosso”, in cui il paziente va ancor più in stato d’ansia.

 

Diverse procedure

 

Una volta che il medico ha inquadrato il tipo e l’entità d’ansia di cui soffre il paziente, le procedure a sua disposizione sono molteplici.

  • Protossido di azoto: è un gas che viene somministrato con una mascherina appoggiata sul viso, con cui può essere ottenuto un certo grado di ansiolisi in pazienti con ansia moderata; il lato positivo di questa procedura è che, una volta sospesa la somministrazione, il paziente è assolutamente autonomo (ad esempio, può tornare a casa guidando la sua auto). Con la sedazione farmacologica al contrario va rispettata una finestra temporale di circa 24 ore (tempo necessario all’organismo per eliminare completamente i farmaci), in cui vanno evitate attività che richiedano attenzione e concentrazione (come guidare l’auto o lavori che prevedano genericamente un rischio). Questo aspetto rende a volte alcuni pazienti un po’ restii ad accettare questo tipo di terapia.
  • Tecniche verbali di ansiolisi: consistono in particolari esercizi, eseguiti insieme al medico, che possono arrivare fino alla cosiddetta “ipnosi medica”. È importante precisare a questo proposito che l’ipnosi medica non ha nulla a che vedere con l’ipnosi “dello spettacolo” e che con essa non si può ottenere dal paziente assolutamente nulla che vada contro il suo volere. Con questo tipo di terapia il paziente può essere preparato ancor meglio alla somministrazione farmacologica (è ideale per esempio per i pazienti agofobici, cioè terrorizzati dagli aghi) e poi ad affrontare il trattamento in tutta serenità.
  • Benzodiazepine: sono farmaci somministrati per via orale sotto forma di gocce e/o per via sistemica per endovena, le cui dosi vengono regolate in base allo stato d’ansia della persona. Nel caso in cui si decida di utilizzarli, è importante che il paziente venga accompagnato da una persona, che lo avrà in affidamento alla dimissione dalla Clinica.

 

Un trattamento terapeutico 

Altro punto fondamentale è che il trattamento ansiolitico, quando non si sia in presenza di un’ansia di base, riesce in alcuni casi ad essere anche terapeutico: significa che farà in modo che la necessità di trattamento si riduca gradualmente fino a scomparire. Ciò è possibile in quanto l’origine dell’ansia odontoiatrica è spesso collegata ad un’associazione che il paziente ha fatto in una certa fase della sua vita tra terapia odontoiatrica e dolore: se si riesce a far sì che la persona si ricollochi nel rapporto con la cura all’insegna della serenità, si può ottenere il risultato di eliminare definitivamente l’ansia.

Sedazione cosciente e bambini

Un discorso a parte merita infine il trattamento dei bambini: da quanto detto prima riguardo l’origine dell’ansia odontoiatrica, è evidente come i primi approcci del bambino con i trattamenti siano molto importanti per un futuro all’insegna della serenità nell’affrontare le inevitabili cure. È quindi evidente come il colloquio preliminare (solitamente eseguito da uno specialista, il Pedodontista), sia fondamentale per portare naturalmente il bambino verso la cura oltre che ad un rapporto sano con la propria bocca. Tuttavia, nel caso di un bambino non collaborante (in quanto ansioso per precedenti esperienze negative o per irrequietezza), l’ansiolisi si rivela molto efficace. Per i bambini il trattamento ansiolitico per eccellenza è rappresentato dalla somministrazione di protossido d’azoto mediante mascherina facciale. Nei casi resistenti si può arrivare alla somministrazione di benzodiazepine, ma esclusivamente per via orale (mentre per l’adulto è prima orale e poi endovenosa), se non nei casi in cui si associno patologie particolari (ad esempio, per bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico), nel qual caso si ricorre ad una sedazione profonda, la cui realizzazione richiede tuttavia la presenza di un Anestesista specialista.

 

Il ruolo dell’Anestesista

    È opportuno sottolineare come il ruolo dell’Anestesista, al di là del trattamento dei bambini, sia molto importante nei casi di pazienti di tutte le età con gravi patologie generali: in questi casi questo professionista non ha solo il ruolo di “sedare” il paziente, ma anche di monitorarne i parametri e le funzioni vitali, intervenendo tempestivamente in caso di problemi.

     

    Conclusioni

    Possiamo quindi concludere che l’ansiolisi nelle sue varie forme costituisce oggi un imprescindibile alleato dell’Odontoiatra nell’affrontare con serenità il trattamento di quei pazienti che, avendo alle spalle esperienze negative, rinunciano per paura al mantenimento in salute di quell’importante e prezioso organo che è la nostra bocca.

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