Da 35 anni lavoro in ambito medico e odontoiatrico. È un lavoro di frontiera, se così si può chiamare occuparsi di emergenze, urgenze, piani di trattamento complessi di riabilitazione della funzione masticatoria e occlusale; nonché di conoscere la storia clinica e di contribuire ad aggiustare le terapie, spesso non corrette, di molti, troppi pazienti.

Non faccio il lungo elenco delle innumerevoli possibilità di trasmissione crociata di infezioni, attraverso aerosol e materiali biologici cui veniamo in contatto quotidianamente. Posso dire che da 35 anni difendo la salute dei miei pazienti, del mio team, quella mia e dei miei “cari” (di chi vive con me e attorno a me).

L’attenzione alla disinfezione e sterilizzazione degli strumenti che usiamo, la sanificazione degli ambienti, l’utilizzo “maniacale” dei dispositivi di protezione individuali (DPI: mascherine, schermi protettivi, camici monouso, guanti), oltre al controllo selettivo di tutti i pazienti e operatori che arrivano in Clinica, ci porta a dire che curarsi dal dentista è molto più che sicuro.

È una forma di prevenzione primaria che, attraverso la scrupolosa attenzione e conoscenza dello stato di salute, propone atteggiamenti e stili di vita che aiutano a mantenersi sani o a migliorare il proprio benessere.

Il triage telefonico, o all’arrivo in Clinica di pazienti e operatori, ci consente di fare un primo screening.
L’utilizzo di tutte le protezioni (DPI) e l’accuratezza che da sempre mettiamo nell’eseguire visite e terapie sono il secondo livello di protezione da trasmissioni crociate di tutte le malattie infettive.

Il terzo step riguarda la sterilizzazione degli strumenti, la sanificazione degli ambienti, il ricambio e filtrazione forzata dell’aria ambiente, il ricambio delle protezioni personali.

Il quarto è insegnare al paziente le norme igieniche e gli stili di vita per mantenersi in salute.
Quinto, una rete di medici iper specializzati è a disposizione per qualsiasi necessità.
Ultimo, non per importanza, tutti ci sottoponiamo periodicamente al test rapido Covid. [pullquote]…È una forma di “prevenzione primaria”, che propone atteggiamenti e stili di vita che aiutano a mantenersi sani[/pullquote]

Meglio che da qualsiasi altro medico, dove ormai si va solo per farsi dare medicine o quando si sta male.
Meglio che in qualsiasi altro posto, dove le basilari norme igieniche vengono spesso disattese.

Da noi, oltre alla terapia specifica, che sempre più tende a migliorare, ristabilire una corretta funzione, si difende con precauzione la salute. Insomma, si fa vera prevenzione.

Ezio Costa

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