Se ci si sofferma a pensarci, ai “nostri primi trent’anni”, sembra quasi incredibile. Se ripenso al punto da cui siamo partiti, all’inizio di questo lungo viaggio, a volte mi sorprendo ancora. E credo che forse, allora, non avremmo mai immaginato di arrivare fin qui.

Perché questa è una storia che parte da lontano. Dall’ambulatorio di pochi metri quadri aperto nel remoto 1989, quando le cartelle dei pazienti si compilavano rigorosamente a mano, quando l’implantologia era un concetto ai confini della fantascienza. Quando parlare di team era a dir poco eufemistico, considerando che l’assistente alla poltrona era letteralmente una figura tuttofare (multitasking diremmo oggi) che gestiva un po’ tutto: dall’affiancare il dottore al registro delle fatture, al centralino, alla sterilizzazione fin quasi… ad occuparsi delle pulizie!

Scorci, flash simpatici e nostalgici, a tratti quasi surreali, ricordi che sembrano perdersi nel tempo, tracce invece concrete di un sogno che stava prendendo fattezze sempre più reali: perché quel piccolo studio è stato un po’ una fucina, è lì che sono stati fatti i primi progressi, i primi passi decisivi. In sordina, “sottovoce”, il cambiamento si è innescato proprio lì. Passo dopo passo, l’evoluzione si è fatta sempre più evidente, dal punto di vista organizzativo-gestionale, dell’ampliamento e della diversificazione dei trattamenti, ma anche dell’approccio stesso col paziente. Fino all’ambito della comunicazione e del marketing, con la nascita di un nuovo, più costante e strutturato rapporto con i media. Senza mai smettere di aggiornarsi, formarsi, perché di imparare non si finisce mai. Imparare e, al tempo stesso, trasmettere le proprie competenze: di qui una dedizione all’insegnamento che si concretizza nell’organizzazione di eventi e di corsi, con la creazione di una Academy dedicata, e nella sempre più assidua presenza internazionale.

Questa storia conosce un’altra tappa significativa nel 2000, quando abbiamo imboccato la strada della Medicina ad indirizzo estetico e del buon invecchiamento. È stato l’inizio di una nuova avventura, un’affascinante sfida che ha appassionato tutta la “squadra” aprendo emozionanti scenari. Oltre il sorriso, oltre l’Odontoiatria, fino a spiccare quel salto che fino a pochi anni prima sembrava impossibile, l’approdo alla Clinica di oltre 600 metri quadri inaugurata nel 2013. Dall’ambulatorio a un centro funzionale che offre una gamma completa di servizi grazie all’apporto di tanti professionisti. Passando per un’altra meta decisiva come la partnership, nel 2016, con il leader dell’implantologia Paulo Malo, si delinea sempre più nitidamente quell’idea di benessere che parte dal sorriso per abbracciare tutta la persona. Prende forma il concetto di “nuova esperienza di star bene”: un percorso di valorizzazione di sé che non ha nulla di egocentrico ma è qualcosa di salutare che tutti meritiamo e che noi intendiamo proporre, creare, far vivere.

Un nuovo star bene che si fonda su tre punti cardine:

1 – NUTRIAMOCI BENE

Curiamo l’alimentazione, attenendoci alle semplici regole ribadite dalla stessa OMS:

  • Mangiamo vario e naturale: frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), legumi, carni magre, pesce, frutta a guscio, cereali integrali
  • Limitiamo al massimo zucchero e sale.
  • Conteniamo i grassi preferendo quelli insaturi di pesce, frutta a guscio, avocado a quelli saturi (carni rosse, olio di palma, panna, burro).
  • No all’alcol! Non esiste un consumo “sicuro”: anche bassi livelli possono comportare gravi rischi.

Sono gli stessi principi su cui si basa la Paleo Zona teorizzata da Aronne Romano, che ne ha parlato nel corso della serata.

2 – RESTIAMO IN MOVIMENTO

Pratichiamo attività soft ma regolare: l’ideale è accumulare periodi di esercizio moderato (come la camminata veloce), arrivando a circa 2 ore e mezza a settimana (5 sarebbe il top!).

Evitiamo la sedentarietà: anche per chi lavora in ufficio è importante staccare qualche minuto ogni mezzora, per “sgranchirsi” facendo 2 passi o qualche esercizio.

3 – CURIAMO LO SPIRITO

Curare le relazioni è fondamentale per prevenire o affrontare situazioni di stress. L’appello degli esperti è quello di utilizzare di più l’empatia, dedicandosi all’ascolto, alla disponibilità verso l’altro (senza che ci venga necessariamente richiesto!). Ma aver cura del proprio spirito significa anche riservare del tempo ad attività che diano apertura mentale come lettura, viaggi, cinema, teatro: vivere esperienze gratificanti a livello intellettivo ed estetico regala preziosi momenti di benessere.

E infine ritagliamoci una manciata di minuti al giorno per la mindfulness: niente di complicato, basta trovare qualche momento per staccare da tutto e concentrarsi solo su respiro e sensazioni, sul “qui&ora”. Semplice ma efficace… l’importante anche qui è la costanza! A questo proposito, vorrei citare il consiglio di Valentina Giordano, coach di mindfulness che si è formata in America alla scuola di Jon Kabat-Zinn e conduce percorsi per adulti, bambini e aziende:

“Ne abbiamo fatto tutti esperienza: un sorriso apre il cuore, sia quando lo offriamo che quando lo riceviamo. È anche un ottimo modo per allentare ansie e preoccupazioni e ridare la giusta misura alle cose. La meraviglia di un sorriso spontaneo è incomparabile, ma con la pratica possiamo migliorare… Facciamolo come un vero e proprio esercizio, prestando attenzione a cosa succede a corpo, mente e cuore quando ci concediamo un bel sorriso”

Far vivere questa esperienza di nuovo benessere è la nostra mission, una mentalità che si traduce in un modo concreto di approcciarsi, di fare. Un obiettivo da perseguire definendo e mettendo in atto un vero e proprio metodo che vede il paziente al centro, al primo posto, per tracciare insieme a lui il suo percorso verso il benessere, per accompagnarlo fino al traguardo, per seguirlo anche oltre. Perché il viaggio prosegue. Sì, anche per noi. Senza dimenticare da dove siamo partiti, pur sorprendendoci a volte, anche oggi, anche ora. Senza però fermarsi troppo su quel pensiero, su quei ricordi: tenendoli ben saldi in mano, con lo sguardo rivolto al domani, al futuro. Si va avanti, ancora.

Il viaggio continua perché io e il mio team non intendiamo fermarci qui.

Ho sempre voluto crescere, dal sorriso al viso, occupandomi da 20 anni anche di Medicina a indirizzo estetico e anti-aging, inserendo la Medicina del benessere all’interno dell’Odontoiatria e fondando nel 2009 Poiesis.

Ho sempre seguito il concetto di star bene come voglia di essere felici: wellness e wellbeing, benessere & bellessere, perché la bellezza intesa come cura di sé e qualità di vita è la chiave del vero star bene, qualcosa di essenziale che tutti noi meritiamo: Salute e felicità devono andare di pari passo, ecco il perché del titolo del mio nuovo libro.

“Se ci spingiamo a cercare qualcosa che va al di là e se lo facciamo con mente aperta, senza pregiudizi, lasciando aperte porte e finestre a qualsiasi stimolo, vedremo che esiste un universo incredibile verso il quale tendere” …

“Equilibrio e stabilità, volare e lasciare la zavorra: concetti che sembrano in contraddizione ma che Ezio riesce a conciliare col suo mix di razionalismo e di visionarietà”.

 (dalla prefazione di Marco Ongaro).

Pur restando ben ancorati alla realtà, vicini alle persone che amiamo, abbiamo la libertà e la possibilità di andare oltre, di volare e di protenderci verso obiettivi sempre nuovi… senza accontentarsi mai, che non vuol dire non essere felici di quel che si ha ma voler puntare sempre “più in là”. Senza fermarsi mai, che secondo me è il senso profondo della nostra vita.

Concetti che ho voluto approfondire nel mio nuovo libro, che ho intitolato “Salute e felicità”: due termini che devono stare insieme, procedere di pari passo, per puntare ad un vero, autentico star bene. Di oggi e di domani, perché l’invecchiamento, se non può essere evitato, può essere rallentato e “migliorato” prendendosi cura di sé a partire da oggi, e per ogni singolo giorno.

Ed ecco che si arriva, o si ritorna, inevitabilmente al concetto fondamentale di prevenzione, quella vera, che è sinonimo di azione e che si basa su 3 punti essenziali: coraggio, volontà e sane strategie.

Questo libro rappresenta una nuova importante tappa, ma anche un nuovo, ennesimo, punto di partenza. Non mi fermo mai, ma continuo a mettermi in discussione, cerco di arrivare sempre un po’ più in là per trovare risposte alle mie domande, alle mie curiosità… e a quelle dei miei pazienti!

L’obiettivo più grande è quello di diventare sempre più un medico del benessere e della prevenzione, supportato naturalmente da una costante ricerca.

E la strada continua…

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